domenica 6 febbraio 2011

Oggi c'e' il sole, e' una bella giornata invernale. Aperti gli occhi il mio cervello si e' subito messo in moto alla ricerca di tutti i possibili programmi che potevo portare a termine in una così bella mattina. Il mio problema e' che in uno spazio temporale di circa due ore progetto attività che ottimisticamente occuperebbero due giorni, ma per me questo non e' un ostacolo. Dopo aver fatto un po' di ordine mentale scelgo solo otto cose da fare e mi guardo intorno alla ricerca di possibili vittime...pardon, di possibili spontanei collaboratori. Ma, non so perché i miei figli hanno sviluppato una particolare capacità che consiste in modo impalpabile ma molto veloce, di rendersi irreperibili, motivando con :" Che peccato, sarei venuta con te mamma a fare questa passeggiata di solo 4 chilometri...ma ho un appuntamento con dei monaci buddisti che mi sono venuti improvvisamente (improvvisamente?) a trovare...", oppure " non posso aiutarti a dipingere la cucina, lo sai che oggi devo partecipare al corso di hindi". Pensate dunque che mi scoraggio? Giammai! Perché c'è ancora in casa qualcuno a cui ricorrere, il mio adorato compagno di cammino - la vittima a suo dire - e a lui mi rivolgo. E qui devo fare un passo indietro per descrivere il sant'uomo. Secondo la definizione di una salace delle mie figlie, il padre e' una particolare figura mitologica, meta' uomo e meta' divano. Questo per farvi capire di quale pasta sia. Lui sostiene di essere moderatamente pigro ma questo non e' vero: e' ubiquitariamente pigro! Dunque coinvolgerlo in qualsiasi attività' che non sia mentale e a volte anche quella desta qualche resistenza, e' cosa sovrumana. Comunque chiedo condivisione al progetto: in un attimo lo vedo sbiancare in volto, poi appoggiarsi a una sedia e ripreso colore, chiedermi :"Io? Ma non sono capace, sono stanco, non mi sento bene, ho mangiato troppo, forse ho l'influenza, lo trovo politicamente scorretto (giuro, propongo solo cose apolitiche), ti prometto che ti aiuto domani, perché' proprio oggi che non c'è la donna delle pulizie, non ti puo' aiutare una figlia, l'altra figlia, sei sicura che lo vuoi fare, e se chiamassimo qualcuno?".
A questo punto anche una donna tenace come me desiste.
Pazienza, lo faro' un'altra volta. Ah dimenticavo, c'è qualcuno di voi che mi vuole aiutare?

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